venerdì 12 maggio 2017

Atti 13,26-33 e Giovanni 14,1-6
Abbiate fede ...


Dopo avere parlato del tradimento, Gesù, parla ai discepoli della prossima separazione: "ancora per poco sono con voi ..."; in queste parole si consuma il dramma della passione e morte. In realtà il Vangelo di Giovanni si spinge oltre: "dove vado io voi non potete venire ..." La condizione dei "dodici" dopo la morte di Gesù, come smarrimento, dubbio e paura, corrisponde alla condizione del discepolo nel mondo: egli fa esperienza della fede rispetto alle parole del Signore. Cosa è la fede? Se non il posto che Gesù promette di preparare ai suoi? Giovanni parla di "topon" ... un posto appunto che non è un luogo fisico o uno spazio di eternità. Credo che dobbiamo intendere il "posto" come Gesù stesso; in lui risorto, in quanto Dio è compreso l'esistere di tutti gli uomini; in lui ciascuno può riconoscere il senso (posto) del suo esistere. "L'espressione via, verità è vita", sono ben di più di semplici qualificazioni; in realtà sono le parole chiave per riassumere il senso all'esistenza: "dove vado; chi sono e perché esisto?"

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