sabato 7 ottobre 2017

Baruc 4,5-29 e Luca 10,17-24
La gioia di Gesù ...

Quello descritto nel Vangelo è un momento di grande soddisfazione, i settantadue discepoli mandati a "testimoniare" il regno dei cieli, tornano "vincenti".
È un momento di euforia, loro stessi, infatti, hanno sperimentato la potenza della Parola: "Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome ...".
È in questo contesto che l'evangelista ci rivela un tratto del Signore, il suo modo particolare di ricondurre tutto al Padre. La gioia dei discepoli, la loro soddisfazione e il loro entusiasmo, diventano per Gesù motivo di preghiera: un rendimento di grazia e anche una occasione per manifestare l'opera di Dio. Gesù gioisce nel pregare il Padre, gioisce perché la parola annunciata è vincente contro il male, gioisce perché nelle vicende di tutti i giorni la volontà di Dio non viene meno, e si realizza in un disegno di umiltà e di "piccola grandezza". È nella gioia del Vangelo che dimora Dio stesso, vederlo e esserne parte è una grazia è una consolazione impagabile. Sperimentare questa gioia significa metri in quel processo di conversione del cuore che ci scioglie dai legami troppo stretti con il mondo e ci apre al mistero del "Dio con noi".

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