sabato 14 ottobre 2017

Gioele 4,12-21 e Luca 11,27-28
La Valle di Giosafat

Nella tradizione cristiana, questa valle è quella del Cedron nella porzione tra il monte degli Ulivi e la Spianata del Tempio, la Spianata delle Moschee, a lato di Gerusalemme.
Il profeta Gioele colloca in questo luogo l'adunanza delle nazioni nel giorno del giudizio: "Si affrettino e salgano le nazioni alla valle di Giosafat, poiché lì sederò per giudicare tutte le nazioni dei dintorni". Il linguaggio utilizzato dal Profeta Gioele è tipicamente apocalittico, ma in un certo senso trova una sua attuale corrispondenza nella presenta in questo luogo dei cimiteri, delle tre confessioni monoteiste, che affidano ai morti la condizione di coloro che attendono in pienezza il giorno in cui Dio, Yhwh, Allá, sederà per il giudizio è manifesterà la sua gloria.
A questa immagine apocalittica, oggi associamo il Vangelo, quello della ennesima beatitudine: quella dell'ascolto e del fare la Parola di Dio. È questa esperienza che ti introduce già nel tempo in quel mistero che è il vero giudizio di Dio: la sua misericordia; ovvero il suo essere accanto sempre. Nella Valle di Giosafat Dio, non è più atteso, ma è accanto, e ciascuno di noi sarà seduto accanto a lui nella "gioiosa" Gerusalemme nuova.

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