lunedì 9 ottobre 2017

Giobbe 1,1-2,1.11 e Luca 10,25-37
Colui che ha compassione non "grippa"!


"E chi è il mio prossimo?" .... "Chi ha avuto compassione di lui!"
La compassione è immotivata, non esiste un motivo per cui il Samaritano si sia fermato a soccorre questo uomo, ferito e abbandonato. Eppure in quell'incontro nasce un prendersi a cuore, anche questo atteggiamento è immotivato: un "farsi vicino, fasciargli le ferite, versare olio e vino; caricarlo sopra il suo giumento, portarlo a una locanda e prendersi cura di lui ..."
Perché lo ha fatto?
Non per interesse, non per gratificazione, non per obbligo morale o religioso (oltretutto il ferito è un giudeo); pure il sacerdote e il levita hanno mille motivi per passare oltre. Perché questo uomo si è fermato?
Non esiste spiegazione se non che questo Samaritano è mosso dalla compassione. Occorre che la compassione dimori in noi, altrimenti non siamo più uomini, ma solo umani. La compassione ci fa fratelli e figli del Dio misericordiosi e compassionevole.
Quando non abbiamo compassione per i fratelli, li scartiamo ... li mettiamo da parte, per orgoglio e per mancanza di amore. Ecco questo è il problema essere in "riserva" di amore: si rischia di "grippare"!

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