venerdì 20 ottobre 2017

Romani 4,1-8 e Luca 12,1-7
Beato l’uomo a cui è tolta la colpa e coperto il peccato.


Che cosa è il peccato? Un'azione moralmente sbagliata? Non centrare l'obiettivo del bene? Una offesa a Dio? Sono diverse le accezioni del concetto di peccato, anche se forse occorre ricordare che il peccato è la dimenticanza delle cose vere. La prima verità che ci riguarda è la nostra creazione, come atto di amore di Dio che così ci fa esistere; dimenticare questa relazione fondante è origine di ogni peccato.
Lo sguardo sul peccato, quindi, non è di semplice moralità, è uno sguardo che riconosce prima di tutto la misericordia di Dio, che è una condizione permanente rispetto alla nostra esistenza. Dove infatti c'è dimenticanza, lì c'è un dono di amore - da parte di Dio - che vuole recuperare quella relazione ferita: "beato l'uomo a cui Dio non mette in conto il peccato". Se solo avessimo consapevolezza dell'amore di Dio per noi ... "valete più di molti passeri!" Se ci fosse così chiaro, non ci limiteremo a parlare dell'amore di Dio, ma ci sforzeremo in ogni modo di essere cercatori di un amore così bello! La dimenticanza è prima di tutto opera di colui che "dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna".

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