mercoledì 4 ottobre 2017

Galati 6,14-18 e Matteo 11,25-30
Festa di San Francesco d'Assisi
" ... io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo".

Che cosa rappresenta per noi la croce? Che cosa rappresenta il corpo crocifisso di Gesù? Mi sono mai messo davanti a un crocifisso per guardarlo intensamente e per pregare con le stesse parole del Signore?
"Mio Dio perché mi hai abbandonato?"
"Sia fatta la tua volontà!"
"Tutto è compiuto!"
Paolo ci dice che solo in virtù di quella croce e del sacrificio che si è realizzato nel corpo del Signore, ciascuno di noi può sperare di essere una nuova creatura. La nostra umanità ferita dal peccato (allontanamento dal Padre), è morta in Cristo, ma per rinascere nella sua vita da risorto. Contemplando la croce e il patimento di Cristo, io vedo la mia morte era mia nuova vita a partire da lui. "Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita".
A volte facciamo fatica a pensarci in una relazione intima con il Signore che voglia essere identificativa e non solo imitativa. Francesco d'Assisi, per grazia, non solo ha imitato il Signore Gesù: "imparate da me, che sono mite e umile di cuore", ma si è identificato: "Prendete il mio giogo sopra di voi!"

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