mercoledì 21 febbraio 2018

Giona 3,1-10 e Luca 11,29-32
Ben più di Giona!

La conversione è un "affare serio", secondo le parole di Gesù, convertirsi è condizione necessaria di ogni generazione. Ogni età umana subisce il fascino del mondo, e si adegua alle concupiscenze della vita. Questo fascino genera l'allontanarci dal Signore, ed è "raffreddare il cuore", "raffreddarsi della carità". Il paragone che Gesù esprime, si costruisce sull'immagine della conversione di Ninive ad opera delle parole di Giona; ora, se Ninive si è convertita, perché questa generazione non si converte, perché noi poniamo tanta resistenza alla conversione.
I niniviti furono minacciati di distruzione, noi viviamo già nella distruzione di noi stessi, nella degradazione della cultura e nel crollo dei valori oggettivi, eppure questo venir meno della prospettiva, non ci sollecita alla conversione. Anche a noi viene dato solo il segno di Giona; perché Gesù, dice che Giona fu segno per quelli di Ninive, ma vuole anche che sia segno per noi. Noi d'altronde abbiamo anche conosciuto colui che è "più di Giona". Per questo siamo una generazione malvagia, perché non vogliamo convertirci a chi è "più di Giona". Possiamo anche risentirci tutti per essere apostrofati come malvagi, ma forse non è vero che tolleriamo il male e spesso siamo anche complici delle ingiustizie?

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