martedì 20 febbraio 2018

Isaia 55,10-11 e Matteo 6,7-15
Una grande confusione!

Che cosa è oggi la Chiesa; che cosa sono oggi i Preti; che cosa è oggi essere Cristiano?
In un modo molto diretto, posso affermare che oggi la fede non si sa più cosa sia per cui la proposta Cristiana è scarsamente incisiva. Tutto è parificati a un servizio di sostegno alle persone. La Chiesa è un super servizio sociale con mille risorse; il prete è da un lato un imprenditore, dall'altro uno psicologo, è più ancora il depositario di un culto antico; i cristiani sono sub agenti territoriali, ma cellule dormienti.
Forse esagero un poco ... ma anche no!
Resto in ogni modo convinto che occorre recuperare, rapidamente, la centralità della presenza di Dio nella Chiesa, nel sacerdozio, nel credente. Centralità dell'ascolto della Parola, che non ritorna a Lui senza aver operato ciò per è stata mandata (Isaia), ma va ascoltata prima di tutto. Centralità dell'Eucaristia che è fulcro della preghiera. Recitare il Padre nostro non è pregare, ma serve a riportarci nel cuore della Misericordia e della relazione con il Padre; relazione che ha origine nella Messa, nel sacrificio di Cristo e nel suo offrirsi al Padre e a noi. Occorre avere il coraggio di "sfrondare" e di tornare al Signore con tutto il cuore ... Per la Chiesa, per il Prete, per ogni Battezzato.

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