martedì 27 febbraio 2018

Isaia 1,10.16-20 e Matteo 23,1-12
Lavatevi, purificatevi ...

La Legge di Santità prevedeva per l'uomo impuro tutta una serie di riti di purificazione, affinché riacquistata la purezza Legale, potesse stare davanti a Dio.
Isaia denuncia una condizione di peccato tale per cui il popolo di Dio viene rivestito delle stesse caratteristiche del popolo di Sodoma e Gomorra; immagini che esprimono l'abominio al Signore, un peccare che grida al cielo la condanna del fuoco e dello zolfo.
Ma se il popolo del Signore si convertisse, allora non ci sarebbe più condanna ma tutto sarebbe come entrare nella terra della promessa e mangiarne i frutti.
Tutto è ricondotto al momento glorioso che vede nell'Esodo il tempo della purificazione, dopo la tentazione e la conversione a Dio, e nell'entrare nel possesso della terra la grazia di vivere come popolo di Dio fedele all'alleanza e quindi nutrito con i frutti della promessa.
Mi lascio trasportare per cui ecco che: ... vivere del perseguire il bene comune; dare soccorso all'oppresso, al profugo; prendere la difesa degli ultimi e dei "poveri" ... degli "scartati"! Il frutto non è da divorare avidamente, ma è una esperienza che tu - "uomo di Dio" - puoi fare, e in cui Dio ti fa gustare la bellezza delle sue promesse.

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