giovedì 26 luglio 2018

Geremia 2,1-13 e Matteo 13,10-17
Mi ricordo di te ..

Queste parole di Geremia tradiscono il cuore di Dio verso il suo popolo Israele, e verso ogni uomo per sempre. Dio sempre si ricorda di te, anche se la fragilità dell'uomo lo porta ad abbandonare il Signore, che è sorgente di acqua viva, e a scavare altre cisterne, cisterne piene di crepe, che non trattengono l’acqua. Ma questa condizione non è solo frutto di un rifiuto, essa rappresenta il cuore dell'uomo, di fronte a Dio, a causa della propria fragilità nell'amore. Dio invece si ricorda di te, perché ti ama di un amore inesauribile. Le parole di amore di Dio sono come le parabole del Vangelo: esprimono un amore assoluto è geloso, ma un amore che per non possedere l'altro è disposto anche al l'incomprensione e alla dimenticanza.
Amare il Signore, per quanto può sembrare una utopia o un esercizio di fantasia, rappresenta in modo esemplare, per esercitare la nostra umanità nel superare la fragilità di amare, vincendo gli egoismi e le immaturità, e recuperando quella libertà che sola ti permette di amare gratuitamente.

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