venerdì 13 luglio 2018

Osea 14,2-10 e Matteo 10,16-23
Chi avrà perseverato, sarà salvato ...

Una strana pericope quella del Vangelo di oggi; facilmente si potrebbe cadere nella suggestione di un profetismo che descrive situazioni e vicende dei nostri giorni. Non credo sia questa l'intenzione dell'evangelista, cioè mettere paura e angoscia in un discorso che vuole invece rendere consapevoli rispetto alla missione.
Infatti, perché non comprenderlo come un invito a non scoraggiarsi mai! Mai scoraggiarsi perché la missione, cioè l'annuncio del Vangelo, non sarà mai una esperienza facile, ma sarà sempre comunque garantita, in quanto opera di Dio. Non bisogna scoraggiarsi o indietreggiare rispetto anche alle più dure ostilità che derivano da quelli di casa tua (e Gesù ben conosce queste difficoltà). Al discepolo è chiesto di perseverare cioè di mantenersi fedele e costante nel proprio impegno, nella propria azione per il Vangelo; per cui la salvezza non sarà il premio per la costanza nel perseguire un progetto, ma sarà la conseguenza della pienezza del Vangelo, che annunciato e vissuto dischiuderà alla vita eterna e al mistero di amore di Dio.

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