sabato 14 luglio 2018

Isaia 6,1-8 e Matteo 10,24-33
Eccomi, manda me!

Solo da una intima presenza di Dio nella nostra vita può nascere una richiesta come quella di Isaia: "eccomi, manda me!"
Eccomi ... è la risposta all'esperienza dell'agire di Dio. Eccomi significa: ci sono ...; non mi nascondo ...; conta su di me ...; ho fatto esperienza della tua amicizia, della tua misericordia per me è ore ogni uomo; sento risuonare nel mio intimo le tue parole, che scuotono, sostengono, rimproverano, consolano ... Proprio quelle parole sono come il mio nome pronunciato dalla tua bocca ... Quando mi chiami io rispondo Eccomi!
Non è certo facile, ma è più forte l'attrazione delle tue parole che la ritrosia della mia vita.
... Manda me! Non solo la disponibilità ad essere a servizio della chiamata, ma quasi una richiesta per partecipare all'opera delle Tue mani, Signore.
Imparare queste parole di Isaia, permette di educare la vita ad essere espressione di discepolato; permette di ascoltare le Parole del Maestro senza essere feriti dalla loro forza e di sentirsi spronati ad uscire dai nidi di sicurezza e "belle cose"  che ogni giorno la nostra debolezza e fragilità ci porta a rafforzare.

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