giovedì 19 luglio 2018

Isaia 26,7-19 e Matteo 11,28-30
Ma chi è affaticato e oppresso?

Non è una espressione generica per gli sconsolati e afflitti dalla vita, ma è estremamente puntuale: dopo aver istruito i discepoli e parlato alla gente, Gesù invita a riposare in lui, nella sua parola; ciò che dice è in relazione alla fatica di chi vive per il regno dei cieli.
Prendere su di se il giogo è, per un discepolo, agire nella ricerca della volontà di Dio e certamente farsi carico di una testimonianza non facile per il quotidiano scontro con la realtà del mondo.
Per chi vuole essere discepolo, accettare l'invito a riposare nel Signore non è quindi una semplice conseguenza della fatica, ma è una condizione necessaria per poter veramente imparare da lui, per essere come lui miti e umili rispetto al regno che viene.

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