giovedì 18 febbraio 2021

La vita un intreccio misterioso

Deuteronomio 30,15-20 e Luca 9,22-25


Questo brano di Vangelo si trova tra la testimonianza di Pietro: "Tu sei il Cristo di Dio" e la manifestazione del regno di Dio nella Trasfigurazione sul monte.
Il filo che lega queste due esperienze che fanno i discepoli, è il pensiero stesso di Gesù che mette in evidenza il manifestarsi del suo mistero e le conseguenze per la vita dei discepoli.
La nostra vita è lo spazio privilegiato per gustare l'intima relazione con Gesù. Più spazio (croce) gli diamo, più senso (gloria/trasfigurazione) riconosciamo. La sofferenza del Figlio dell'uomo, allora, non è solo quella evidenza storica che porta alla morte di croce. Esiste una sofferenza di Gesù (del Cristo di Dio), che si rinnova nella sofferenza innocente, che trova risonanza nell'uomo umiliato, scartato è rifiutato; una sofferenza difficilmente sopportabile quando è tradimento degli affetti, dell'amicizia, dell'amore. Ma tutto questo è anche nostra esperienza, ecco allora che il discepolo impara a riconoscere nella fragilità umana lo spazio che "il Cristo di Dio" percorre per salvare tutto e tutti nella morte di croce e nella risurrezione. Il discepolo impara a dare alla propria storia, alla propria vita quotidiana un valore straordinario perché vi riconosce il mistero di Gesù uomo che si rinnova ogni giorno. Ecco che quel: "chi vuole salvare la propria vita", non è solo riferibile all'atto di fede o alle scelte morali personali che producono il dono di una vita piena - perché nessuno può aggiungere un giorno solo alla propria vita, figuriamoci se abbiamo la forza di salvarla -, ma quel salvare la vita si riferisce alla adesione della nostra vita alla vita di Gesù. Quanto il nostro vivere è intrecciato, ispirato, vicino alla vita di Gesù tanto più la nostra vita è intima alla salvezza che è Gesù risorto. La trasfigurazione rappresenta, nell'immagine il compimento della vita di Gesù in noi; rappresenta la conseguenza del negare la vita fatta solo del mio IO per aprirmi al TU di Gesù.

Nessun commento:

Posta un commento