venerdì 5 febbraio 2021

Un racconto che non è narrativa

Ebrei 13,1-8 e Marco 6,14-29


La vicenda di Giovanni Battista; i vangeli sinottici (Matteo, Marco e Luca) la collocano nel  periodo della vita di Gesù in Galilea, e in particolare come premessa alla moltiplicazione dei pani e dei pesci. Al di là dello studio della redazione dei vangeli e dell'origine delle fonti, questa collocazione è importante per dare, a questo punto, una lettura univoca sulla persona di Gesù.
Cosa sta suscitando nel pensiero comune la predicazione del maestro di Galilea? Quale rapporto si sta generando tra i discepoli di Giovanni e i discepoli di Gesù? Cosa rappresenta in tutto questo la morte di Giovanni Battista, che oltre tutto è cugino del Signore?
Alcune risposte e sfumature sono importanti e ci testimoniano come l'agire di Gesù si colloca in parallelo a quello di Giovanni, e questo pone domande evidenti sulla loro messianicità, cioè sulla venuta imminente del messia. D'altronde entrambi predicano la conversione e la vicinanza del regno di Dio.
Lo sfondo interessato di Erode, permette di allargare l'orizzonte alle domande che tutti si stavano facendo; domande che sono, sotto certi aspetti, le stesse che erano state rivolte al Battista dagli inviati dei sacerdoti di Gerusalemme. Certamente in Galilea, prima il Battista e poi Gesù, aprono e preparano una forte domanda messianica. La vicenda storica di arricchisce poi, del dramma consumato nella fortezza di Macheronte, dove secondo la tradizione venne rinchiuso e decapitato il Battista.
Ma tutto questo, ci viene raccontato dentro una continuità dell'agire di Gesù. Le domande che tutti si pongono su Gesù; il crimine compiuto (uccisione di Giovanni), pesano nel dire che il tempo del messia è compiuto, ed è quello il regno di Dio che viene. 
Venuta e compimento del regno di Dio: ecco come il mistero del Dio con noi si colloca e si rivela nella moltiplicazione dei pani e dei pesci, per dilatarsi nel ministero in Giudea e a Gerusalemme ... fino alla morte in croce, alla risurrezione e poi ancora alla Chiesa.

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