lunedì 8 febbraio 2021

Prende forma il Vangelo.

Genesi 1,1-19 e Marco 6,53-56


Da Cafarnao verso Gerasa; poi ritornarono a Cafarnao e ora diretti a Betsaida, fanno deviazione verso Genesaret ... Il lago rappresenta lo spazio vitale di Gesù, ma anche le occasioni di incontro e di Vangelo."Andiamo altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto". Era questa la conclusione del Vangelo dove Marco  descrive una giornata di Gesù a Cafarnao. "Sono venuto per predicare il Vangelo". Ma a che cosa serve il Vangelo? C'è chi lo  pensa come la cronistoria di Gesù, ma in verità è ben altro! Vangelo sono le parole di vita eterna, parole che ci portano ad accogliere il dono la fede in Dio,  nel quale solo crediamo, ma anche possediamo la vita eterna, in cui vedremo, ameremo e saranno realizzati tutti i nostri desideri. Per fare esperienza di Vangelo si impone il contatto, la relazione, l'andare verso gli altri. Gesù non è un maestro che sta in cattedra e attende che i discepoli vengano a lui, desiderosi di apprendere il suo sapere. Gesù è venuto per andare di città in città, di villaggio in villaggio. Quel Lago ora è ben di più di un luogo geografico, rappresenta lo spazio vitale ed esistenziale dove il mistero di Dio - che vuole essere "con noi" -, incontra realmente la vita degli uomini, al punto che essi stessi non si limitano ad ascoltare; essi vogliono toccarlo, vogliono mangiare il suo pane, vogliono gustare la sua compagnia, finanche potersi dire suoi amici. Il Vangelo non è predicazione ideologica, insegnamento catechistico, ma prende forma a partire dalla vita quotidiana, sono i fatti di tutti i giorni che diventano occasione di novità e di vita vera; è la quotidianità lo spazio che accoglie le provocazioni che Gesù introduce per scuotere e per liberare dalla gabbia del "si è sempre fatto così".

Nessun commento:

Posta un commento