martedì 29 giugno 2021

Ho combattuto la buona battaglia ...

Atti 12,1-11; 2Tim 4,6-8.17-18 e Matteo 16,13-19

Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo


Per Paolo, nella seconda lettera a Timoteo è una affermazione certa, per noi può essere una domanda articolata e profonda.
Ho combattuto la buona battaglia? Per Paolo, è fondamentale combattere la buona battaglia della vita, ma cosa significa? Paolo pensa la battaglia come l'impegno del discepolo in una esistenza giusta, in lotta con le tenebre del male. Non ha caso Paolo ci lascia tutta una serie di avversità che ha affrontato per amore di Cristo. La battaglia è la quotidiana esperienza di trasformare le nostre fragilità e debolezze in una occasione di Grazia. La battaglia implica sacrificio, chiede il superamento di noi stessi; la battaglia è il quotidiano confronto tra vangelo e realtà, ma è pur sempre una battaglia combattuta con le armi del Signore: la bontà, la mitezza, la disponibilità la misericordia e il perdono.
Ho terminato la corsa? E Paolo sa bene che ho conquistato il premio della sua "fatica", un premio che non è una semplice gratificazione ma è quella unione intima con il Signore che riempie ogni altro sentimento e amore.
Ho conservato la fede? Paolo ci dà una chiara testimonianza di una perseveranza nel tenere viva e accesa la propria fede, una fede che nasce e si alimento sulla Parola di Gesù.
La nostra buona battaglia, la corsa, la fede, sono allora una necessità, se vogliamo con Gesù, affrontare il nostro tempo, e usare della nostra vita per dare gloria al Signore. Per questo non sarà mai una nostra battaglia, ma un agire e lottare per il regno di Dio, non sarà mai solo, affaticamento, ma sempre percorrere, con protagonismo le strade dell'uomo; non sarà mai una custodia di una rivelazione ma la trasfigurazione della nostra vita in forza della Parola di Cristo.

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