sabato 12 giugno 2021

Isaia 61,10-11 e Luca 2,41-51 - Cuore Immacolato di Maria


Quale atteggiamento della vita di Maria possiamo riconoscere e fare nostro in questa memoria così particolare che oggi la liturgia della Chiesa ci offre?
Resto colpito dal Vangelo di Luca Dalla nota redazionale: "Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore"; credo sia l'atteggiamento che deve essere di ciascuno di noi, rispetto alle vicende della vita. Il discepolo di Gesù non giudica, non trae conclusioni affrettate, non si scandalizza di ciò che accadde, non risponde o agisce senza ponderare, pur con tutti i limiti caratteriali e di temperamento che possiede. Il custodire è un'arte di amorevole cura e attenzione.
Custodire non è archiviare gli avvenimenti, non è collezionarli nella nostalgia dei ricordi, e neppure crearsi un modo parallelo e a parte. Custodie è l'atteggiamento della vita che impariamo da Maria: capace di subire anche le vicende e gli avvenimenti che fanno soffrire e che non si comprendono, ma che comunque non possono, e non si devono rigettare. Maria custodisce nel cuore, significa che trattiene tutto, mettendo tutto in quella realtà di grazia che è l'agire di Dio, mette tutto nella sua volontà che si manifesta nella nostra esistenza. Custodire significa esercitarci a comprendere, non è capire e analizzare, ma a comprendere il tutto di noi, nella consapevole esperienza che la volontà di Dio si compie anche assieme alla nostra. Custodire allora diviene attesa, compimento e stupore, cioè uno sguardo sereno e benevolo sulla vita. Credo che ne abbiamo bisogno!

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