sabato 25 luglio 2015

2 Corinzi 4,7-15 e Matteo 20,20-28
Festa di San Giacomo maggiore


I figli di Zebedeo, detti Boanerghes, ovvero "figli del tuono", rappresentano insieme a Pietro e Paolo e agli altri apostoli i cardini della cattolicità. La figura dell'apostolo occupa da subito lo spazio è il riferimento assoluto che lega a Cristo. Nella seconda lettera ai Corinzi, il concetto è chiaramente espresso in queste parole:"perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne mortale". La nostra vita come occasione della Sua ripresentazione; le sue parole allora risuonano con potenza, "come tuono": "Il mio calice lo berrete"; "il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita..."!
Bere allo stesso calice del Signore è partecipare alla stessa vocazione di servizio e di amore che ci impegna nel fare fino in fondo la volontà del Padre; una obbedienza che si impara a partire dall'ascolto della sua parola e non dalla mia interpretazione o applicazione.

Nessun commento:

Posta un commento