mercoledì 22 luglio 2015

Cantico dei Cantici 3,1-4a e Giovanni 20,1-2.11-18
Magdala


"O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco, di te ha sete l'anima mia, a te anela la mia carne, come terra deserta, arida, senz'acqua".
Magdala è una città in riva al lago di Tiberiade, una città tra il lago e il deserto intorno; dove l'aridità e la sete si incontrano all'orizzonte con la freschezza dell'acqua del lago, in un incontro sponsale che esprime tutto il desiderio di amore del cuore. È in questa applicazione del Salmo 63 che rileggiamo il Vangelo di Giovanni, dove l'aridità del cuore si esprime nel desiderio e nel cercare l'amore sottratto. Il mio Dio riempie il vuoto di amor che è la mia aridità interiore e della vita. Quando all'aurora, nel fresco del mattino intuisco il che il refrigerio è come il desidero della bellezza dell'amore, così all'alba della risurrezione Maria di Magdala comprende che solo il suo Dio corrisponde al desiderio di amore del suo cuore ("Maria" ... "Rabbunì").

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