martedì 21 luglio 2015

Esodo 14,21-41.15,1 e Matteo 12,46-50
Il costo della libertà


Passare in mezzo al mare è per Israele, nel racconto di Esodo, una esperienza trionfale: è Dio che apre la strada nelle acque e assume il protagonismo del dono della libertà.
Passare in mezzo al mare per gli egiziani, rappresenta la ricompensa per i 430 anni di schiavitù; chi vuole possedere in schiavitù Israele perirà per la sua stessa caparbietà. Nel racconto la salvezza di Israele rappresenta l'esordio glorioso della proposta della libertà. Detto questo non possiamo cercare nel racconto una coerenza teologica ed ideologica al pari di quella della nostra coscienza. Il racconto ha comunque una coerenza di contenuto: qualunque sia la vicenda umana, Yhwh non è mai estraneo. Anche nelle nostre fatiche, nella nostra ricerca di senso, nelle prese di posizione frutto di presunzione e orgoglio, l'agire di Dio continua immutabile nel portare a compimento la salvezza; essa non è riadattamento della nostra storia, ma è un confronto serratissimo per farci prendere coscienza della libertà come dono di Dio e non come diritto dell'uomo.

Nessun commento:

Posta un commento