lunedì 26 giugno 2017

Genesi 12,1-9 e Matteo 7,1-5
La promessa fatta ad Abramo...


La promessa di Dio, sgorga semplicemente dalla gratuità del Padre (il Sio amare) non è motivata e neppure necessitata. Abramo, che già si era messo in cammino da Ur dei Caldei (Babilonia) ed era giunto alle porte della terra di Canaan, a Carran si sente in modo ulteriore sostenuto da quella stessa promessa che ora lo spinge a entrare nella terra della Promessa e della Benedizione. Fidarsi di Dio, avere fede significa varcare la soglia della nostra paura e delle nostre ritrosie. In questo affidarsi, Abramo sperimenta la forza della Parola del Signore, e l'apertura dello sguardo verso un orizzonte che supera ogni aspettativa. Il deserto del Negheb è la misura della trascendenza. Uno sguardo che corre verso l'infinito, non inciampa né in travi né in pagliuzze (come una lettura morale del Vangelo di oggi ci porterebbe a fare) ma ricerca la bella visione del fratello e di Dio.

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