venerdì 9 giugno 2017

Tobia 11,5-17 e Marco 12,35-37
La numerosa folla lo ascoltava volentieri ...


Gesù sembra proprio un ottimo esegeta, non solo capace di spiegare la scrittura ma è pure capace di creare quella relazione corale per cui la "Parola" si ascoltava con piacere.
È questo che credo vada raccolto oggi dalla parola ascoltata, quale piacevolezza riconosciamo nell'ascolto della parola? Il piacere della parola, va ben oltre alla forma del discorso, va ben oltre al contenuto e al significato esposto; la piacevolezza va ricondotta all'essere la "Parola" quella di a Gesù. Un discepolo ascolta con piacere il suo maestro, il suo Signore. Il Salmo 101, proclamato da Gesù lo pone in una relazione particolare con il re Davide, che Gesù chiama Signore, ma rispetto al quale, tutto gli deriva dalla predilezione che Dio Padre ha fatto di lui, e quindi dalla sua dipendenza dalla regalità del Cristo, l'unico Signore dei Signori.

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