martedì 27 giugno 2017

Genesi 13,2.5-18 e Matteo 7,6.12-14
Echi passati ... suono del presente!


Ogni volta che si legge la Genesi, riecheggiano parole e immagini di un passato, che non è solo mitologia o storie antiche. Le immagini e le parole ci riconducono agli eventi della vita di quei patriarchi su cui si fonda la nostra fede. Quella terra di Canaa, quella valle del Giordano, in quel tempo lontano, rigogliosa come il giardino di Eden, come un paradiso; quella città di Sodoma in cui gli uomini sono malvagi, dove il fuoco e lo zolfo saranno il segno della distruzione e del giudizio... In quello spazio del tempo passato risuonano le promesse di Dio e la fede dell'uomo. Ma di quello spazio e di quel tempo è parte anche il nostro spazio e il nostro tempo. In ugual modo i "detti" di Gesù che Matteo riporta nel capitolo settimo, sono parole che riecheggiano nella nostra vita, oggi, e ci propongono uno stile che è suggerito dal Signore stesso, nello stesso identico modo in cui Lui formava i suoi discepoli.

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