sabato 24 giugno 2017

Isaia 49,1-6 e Luca 1,57-66.80
Solennità della nascita di Giovanni Battista
Portare la salvezza fino alla estremità della terra ...


Non ci deve sfuggire che il senso e la pienezza della realtà si chiama "salvezza". Magari, rischiamo di comprendere la salvezza come un progetto di ristrutturazione del creato a seguito del danno del peccato, e che ogni esperienza buona produce una parziale realizzazione di questo progetto di Dio ... una comprensione troppo concreta e tecnica!
La salvezza, in realtà è intimamente legata al "mistero" dell'eterno Padre. Salvezza, con approssimazione, è la realizzazione in pienezza dell'amore del Padre dal quale tutto trae origine. Tutto è salvabile, tutto è salvato, tutto attende di essere pienamente salvo a causa della morte e risurrezione del Figlio di Dio. Questo compimento si manifesta e realizza nell'esistenza e nella vita di tutti noi, perché anche la nostra vita è intimamente legata al mistero dell'eterno Padre. La vita di Giovanni, allora, diviene un segno evidente della salvezza. Attraverso la vicenda di Giovanni ci abituiamo alla originalità della salvezza di Dio, una novità in divenire. Il Vangelo, la parola è salvezza perché è la nuova e buona narrazione della salvezza. In Luca tutto e tutti sono testimoni di questa "novità", a nessuno sfugge che "davvero la mano del Signore era con lui".

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