giovedì 23 novembre 2017

1 Maccabei 2,15-29 e Luca 19,42-44
Il giorno che porta alla Pace!


Nelle parole del Vangelo, si rinnova l'eco della distruzione di Gerusalemme dell'anno 70 ad opera di Tito, figlio di Vespasiano. La rilettura che Luca fa del lamento di Gesù su Gerusalemme, diviene sintetico di un periodo convulso e sofferto. Le contrapposizioni all'interno della città di Gerusalemme degli anni della "Prima Guerra Giudaica" si congiungono alle parole di Gesù prossimo alla sua passione ma già consapevole del rinnegamento e del rifiuto delle autorità giudaiche bei suoi confronti. Dio ha visitato il suo popolo, ciò significa che la volontà di Dio si esprime concretamente nella storia e nel tempo attraverso la persona di Gesù. Il giorno della "visita" rappresenta la realtà nuova che porta alla pace. La pace è comunione con Dio, la pace è lo sguardo di Dio sulle vicende umane. La sua Parola che dimora nella vita dei discepoli, crea pace. Il lamento di Gesù, che diviene pianto su Gerusalemme denuncia l'incapacità del cuore umano di accoglie Dio nel suo visitarci, spesso vista come quella di un ospite inopportuno.

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