mercoledì 29 novembre 2017

Daniele 5,1-28 e Luca 21,12-19
Saremo odiati da tutti???


Ma chi vuole essere odiato? Nessuno! Anzi ci sforziamo di compiacere gli altri per garantirci una convivenza pacifica e cordiale. Questa pagina di Vangelo, ci fa problema ... Essere odiati ci fa problema!
Ma è su questo equivoco che si gioca la tiepidezza della nostra vita cristiana. Il contenuto del Vangelo, non concorda con un mondo in conflitto con se stesso e preda di una esperienza di male che ormai tutti voterebbero considerare la normalità inevitabile.
Se un credente, un cristiano si abitua alla immoralità gridando scandalo solo per quei fenomeni che i media mettono in risalto come "gravi reati" ma dall'altra parte si compiacciono della decadenza morale, per cui certe devianze morali e inclinazioni soggettive passano come conquista di civiltà, il cristiano (accusato di integralismo) non serve più a nulla, è come sale insipido ... "Verrà gettato e calpestato dagli uomini". Per non essere "odiati" perdiamo, nell'inerzia, il nostro sapore. La testimonianza di Cristo nella vita e di fronte al mondo è il motivo del nostro essere credenti, essere odiati non significa ricambiare l'odio, ma significa amare anche chi ti odia perché sei di Cristo.
Cosa è più necessario evitare di essere "odiati" o testimoniare di essere di Cristo?

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