domenica 19 novembre 2017

Proverbi 31,10-31 / Salmo 127 / 1 Tessalonicesi 5,1-6 / Matteo 25,14-30
Ricchi ... Ricchissimi ... Straricchi ... 

Punto di partenza: "Siamo tutti ricchi, possediamo tanto ... Qualcosa di inestimabile". Quali sono questi beni che costituiscono la nostra ricchezza? Quella vera? Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. 
In assoluto il suo corpo e il suo sangue, il pane e il vino, cinque talenti! Poi la sua Parola, due talenti! In ultimo ciascuno di noi, la sua Chiesa, un talento.
Sicuramente sbaglio a interpretare così, ma l'immagine mi piaceva. Ora provo a progredire nella parabola.
Il tuo corpo, la più grande ricchezza affidata alle nostre mani, perché come lui ha fatto, anche noi lo spezziamo e lo condividiamo. Lui il suo corpo lo ha dato, consegnato, spezzato e condiviso ... Moltiplicato ...
“Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”.
Mi ha consegnato il tuo corpo, dono preziosissimo ... L'ho condiviso e moltiplicato con i miei fratelli. L'ho mangiato e ne ho fatto parte con altri, io stesso l'ho offerto perché altri ne avessero parte. ... È vero questo per me?
La tua Parola, la ascoltiamo, ci scalda il cuore, ci rallegra, ci istruisce ci aiuta a pensare come vuoi ti ... La ripetiamo dentro noi stessi per ricordarla e per raccontarla a chi capiterà.
“Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”.
Questa tua Parola narrata è affidata si diffonde nell'ascolto e nella testimonianza, mai è un ascolto nella solitudine. ... È vero questo per me?
Noi, tuoi discepoli, che tu hai fatto figli di Dio, che hai amato a punto che il Padre ti ha dato a noi per renderci solo ricchi di te.
Ed ecco che la parabola interrompe la sua coerenza ... Con me non si moltiplica più nulla, non si condivide, non si risponde a quel gesto in cui il Padre ci affida le cose più belle, quelle più preziose, cioè la nostra vera ricchezza.
Essere ricchi di Dio, di Lui del suo figlio, dello Spirito, dei sacramenti, dell'amore ... Straricchi dei doni di Dio ... Ma sei io li sotterro che cosa faccio ...
Non faccio nulla ... Smetto di essere discepolo del Signore e rinnego la mia vocazione umana: quella di ricevere nella vita il mistero dell'eterno amore.

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