venerdì 10 novembre 2017

Romani 15,14-21 e Luca 16,1-8
Scaltrezza e Vangelo

Il Vangelo di Luca ci raggiunge più per le immagini paraboliche che per le parti narrative; dopo le parabole della Misericordia - al capitolo 15 - l'evangelista ci proietta una serie di situazioni che descrivono il cammino dei discepoli nel tempo e nella storia, e le relative difficoltà. La parabola dell'amministratore disonesto, punta direttamente a noi, a ogni discepolo sottoposto alla lontananza del suo Signore, e in balia del proprio modo di interpretare e vivere il Vangelo, al punto di rischiare di "mal amministrare" il dono ricevuto. Oggi la parabola ci mette di fronte, non semplicemente agli stratagemmi che possiamo architettare per giustificarci di fronte a Dio sul nostro operato, ma proprio sulla necessità di rendere conto della nostra "amministrazione". Questo significa prendere coscienza che il Vangelo non è una dottrina, non sono delle regole morali, il Vangelo è un modo di vivere, di esistere. È una esperienza che mette in relazione ciò che è di Dio con ciò che è dell'uomo. Dire che ci è affidato il Vangelo da vivere ogni giorno, significa affermare che ogni discepolo deve attuare la misericordia di Dio narrata nel Vangelo, e la deve attuare con tutta la sua capacità e astuzia umana. 

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