lunedì 6 novembre 2017

Romani 11,29-36 e Luca 14,12-14
Chi ha conosciuto il pensiero del Signore?

"O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie!"
Le scienze, la fisica, la matematica, continuamente ci rinnovano un atto di fede sulla insondabile ricchezza, sapienza e conoscenza del mistero di cui è parte il nostro universo creato. Nel costante progredire nella conoscenza, ci forniscono modelli sempre più completi attraverso i quali rappresentare la realtà; ma proprio questo ci permette di dire che il mistero non è scienza, non è fisica e matematica; il mistero è una ricchezza inesauribile; Dio è altro rispetto alle nostre formule. Ma è proprio questo straordinario mistero che si rende presente nella nostra vita: quando la vita traduce il mistero si libera dai vincoli delle nostre prescrizioni e diviene capace di straordinario: "Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti". Lo "straordinario" sfugge alle nostre strette logiche.

Nessun commento:

Posta un commento