martedì 14 novembre 2017

Sapienza 2,23-3,9 e Luca 17,7-10
Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio

Questa rivelazione della Sapienza di Dio va oltre il riconoscimento della vita buona del giusto che trova la necessaria e conclusiva ricompensa dalle mani di Dio. Il giusto ai nostri occhi sembra quasi una "mosca bianca" rispetto a una realtà contaminata. Anche se questo è vero, in parte, il giusto è sempre un segno di speranza affinché la realtà non si annulli nel male; la vita del giusto è piena ed è segno di immortalità. Essere giusti, la cui vita è nelle mani di Dio, significa pure essere strumento della Misericordia di Dio che si rivela a tutti gli uomini nel segno della vita del giusto suo servo. Il giusto prefigura ed anticipa il destino di ogni uomo voluto e amato da Dio. Se il giusto fosse solo un richiamo morale, sarebbe solo un segno di condanna per ogni uomo che sperimenta e vive l'ingiustizia; ma se il giusto è segno dell'amore di misericordia, non esiste alcuna pretesa e riconoscimento, ma il giusto si riconosce oggetto di una grazia singolare: "perché Dio li ha trovati degni di sé", essi sono per lui, segno di tutto ciò che è di Dio.

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