sabato 11 novembre 2017

Romani 16,3-27 e Luca 16,9-15
Il tesoro delle relazioni fra di noi.

I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole». La conclusione del Vangelo di oggi chiede una immersione nel modo in cui Dio Padre guarda il nostro cuore, cioè tutto di noi; questa immersine è purificante da ogni falsità e ipocrisia. Ma non si tratta solo di una autocritica, è una immersione che riconosce la novità dei rapporti umani e di affetto, la novità che essere di Gesù è capace di suscitare a partire dal nostro intimo. È bellissimo è consolante il Saluto di Paolo alla comunità di Roma, rileggetelo ... quale profondità e tenerezza per ciascuno così quelli citati. Questa è la comunità Cristiana, quando guarda il proprio cuore con lo sguardo di Dio: le relazioni, gli affetti, l'amicizia, non sono frutto di convenienza, ma espressione di amore, di carità.

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