giovedì 13 giugno 2019

2 Corinzi 3,15-4,1.3-6 e Matteo 5,20-26
Il Vangelo di Cristo è immagine di Dio

La vita cristiana, cioè stiamo parlando della qualità della nostra vita quotidiana, porta in sé stessa un mistero affascinante: "E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore". Per Paolo, è proprio il misurarsi ogni giorno con le scelte e le fatiche che ci sono "date", che produce il nostro conformarci o meno al Vangelo. Questo misuraci genera il volere, o meno, essere di Cristo, suo volto, immagine del volto di Dio. Ciò significa che in questo processo di conformazione, passo dopo passo ci avviciniamo al pensiero di Dio, ai sentimenti di Dio, al compiere la Sua volontà. Condizione non scontata, se ci guardiamo interiormente con attenzione, perché in noi prevale, quell'istinto auto-conservativo, per cui giustifichiamo noi stessi, e salvaguardiamo il nostro orgoglio rispetto a tutto il resto; ma è proprio questo che dimostra come l'IO personale rappresenta spesso quel velo che offusca e mette in ombra il volto di Dio in noi.
Con questo non c'è da scandalizzarci delle inadeguatezze e incoerenze, esse fanno parte del cammino di maturazione umana a cui nella fede siamo chiamati.
Ora mi piace rileggere l'ultima frase del Vangelo di oggi, come un appello alla libertà e non certo alla costrizione: "In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!"
La conformazione alla carità di Cristo mi fa scoprire il valore del fratello, e il suo essere al mio stesso livello e sguardo, è colui che si pone di fronte a me e che riflette me stesso. In lui riverso il mio orgoglio, oppure riverso la gloria del volto di Dio: il Vangelo di Cristo. Nello stesso tempo scopro che il mio avversario, il vero avversario da "battere" o trasformare in amico è il mio "IO". Sono io stesso il limite alla mia conversione al Vangelo, e la misura del mio giudizio, quando mi autoesclude dalla misericordia (la misura) di Dio.

Nessun commento:

Posta un commento