domenica 9 giugno 2019

Atti 2,1-11 / Salmo 103 / Romani 8,8-17 / Giovanni 14,15-16-23-26
Pentecoste
Spirito Santo ... connessione virtuale ...

Se l'amore è semplicemente follia, come diceva Shakespeare, è inutile tentare di spiegarlo, esprimere giudizi sui modi infiniti delle sue espressioni. Distinguere tra sentimento vero e illusione. È un po' come accade per gli amori che nascono nelle chat, in WhatsApp. Ritenuti impossibili, assurdi, inconsistenti. Eppure sono emozioni vere, in modalità "live". Emozioni che hanno ben poco di digitale, perché coinvolgono allo stesso modo di quelle "reali".
Un esperimento ha dimostrato che è possibile far innamorare due sconosciuti; messi l'uno di fronte all’altra, solo attraverso lo strumento delle domande e delle risposte, sempre più personali. Tanto basta, sembra, per cadere nell’amore! Ma tutti hanno riferito di aver sperimentato momenti di intensa vicinanza e intimità con il proprio partner sperimentale, fino a poco prima completamente estraneo.
Cosa scatena l'amore umano?
Alcune condizioni rivelate dall'esperienza fatta dicono che per generare e manifestare l'amore occorre:
- la fondamentale disponibilità verso l’altro; 
- gli argomenti affrontati sempre più coinvolgenti;
- l’assenza di distrazioni e quindi il concentrarsi l’uno sull’altro; 
- provare la sensazione di essere capiti;
- scoperti, toccati nei nostri aspetti più intimi;
- il rendersi conto di poter parlare liberamente di cose profonde e segrete.
È tutto questo che fa ritrovare legati e "connessi".
Se tutto questo viene messo in ballo anche nelle relazioni virtuali ... Perché dubitare dell'amore di Dio ... Sono le stesse dinamiche umane, relazionali e personali:
- Dio sempre si cura di noi, si potrà mai dimenticare una madre del suo bambino ...
Gesù non si sottrae al dialogo, anche di notte quando incontra Nicodemo ...
... fissato lo lo amò ...
- ... come quando una donna adultera si sente compresa nella sua fragilità e non condannata alla lapidazione ...
 ... Pietro mi ami tu più di costoro ...
- ... il dialogo tra Gesù e la Samaritana ...
Dobbiamo molto imparare da come siamo fatti, da come è la nostra natura umana; è questa nostra natura che rivela la dinamica dello Spirito, che ci permette di intuire e percepire lo Spirito di Dio come presente nell'esperienza dell'amore di cui siamo capaci.
Siamo di fronte a una dinamica esistenziale che si innesca quando lo Spirito Santo si rende evidente nell'esprimere l'amore a Gesù, a Dio hai fratelli; l'amore che è lo Spirito Santo non è quindi una rappresentazione iconografica di fiammelle, e tantomeno una espressione di conferma della fede (cresima).
L'amore che è lo Spirito Santo è esperienza concreta che non genera amore e neppure nasce nell'amore, ma è amore nel suo esserci.
Ed ecco che scopriamo che noi siamo fatti di amore, ma non semplicemente per amare. Siamo nati da un gesto di amore sensibile, umano e passionale; vibriamo di gioia incontenibile attraverso i gesti di amore; la felicità ci raggiunge ben oltre i desideri nell'arte di amare. L'amare Dio è quindi sensibile, umano e passionale ... Ed è necessario che lo sia! È in questa epifania di una Pentecoste perenne che si rivela lo Spirito Santo, che è amare!
Ecco allora che la rivelazione dell'amore è:
- la profonda apertura e disponibilità a ciò che è altro da noi ... apertura pure a Dio;
- intimità profonda e coinvolgente, condivisione del tutto di noi;
- percezione esistenziale e non semplicemente virtuale del sentimento; 
- concretezza dell'esperienza dell'amore nella vita.
Alla luce di questa introspezione, proviamo ad attualizzare in noi stessi quel: "Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre. Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui".
L'amore nasce da un vissuto di intimo; l'amore di Dio, che viene da Dio e che rivolgiamo a Dio non è esente da questa condizione esistenziale di intimità.
Ma è questo amore che converte, è questo amore che ristabilisce la comunione, che dispone alla comprensione, alla generosità e al servire l'uomo.
È questo amore che recupera ogni scartato, che ci spinge ad amare il prossimo e a non chiuderci in Chiesa ma a fare Chiesa il mondo intero. È questo amore che testimonia la bellezza del mistero, che in forza dello Spirito dimora in noi. Amando testimoniamo che Gesù dimora in noi e che si offre a noi, ed è Pentecoste sempre!

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