lunedì 24 giugno 2019

Isaia 49,1-6 e Luca 1,57-66.80
Natività di Giovanni Battista
Storie di vita vera

Maria, rimase con Elisabetta sei mesi, prima che partorisse Giovanni. Elisabetta diede alla luce il figlio atteso e desiderato da anni; pure Zaccaria, ora partecipa di questa attesa grazie a quel silenzio necessario del suo dubbio, pronto a trasformarsi in lode al Dio dei Padri e Signore di misericordia; ed ecco che anche lui si consegnerà alla volontà del cielo: "Giovanni è il suo nome". Il racconto di Luca ci informa circa i retroterra della vita di Gesù, ci offre un lettura particolare nella vicenda della famiglia del "Battista", parente di Maria e Giuseppe. Non è solo la vicenda di Gesù, di Maria e Giuseppe che ci consegnano al mistero eterno di Dio attraverso l'incarnazione del figlio. È la storia di ogni uomo che si intreccia alle vicende del cammino della Salvezza e la rivela, manifesta e ... costruisce ... Si, mi verrebbe proprio di dire "costruisce", e non semplicemente perché ciascuno di noi nella sua libertà determina gli avvenimenti, le scelte e le situazioni della vita, ma perché la nostra esistenza rappresenta ed è lo stesso sazio divino-umano dell'esserci di Dio, e il suo esserci è storia di Salvezza. Non è forse per le parole di San Paolo - nel discorso ad Atene At 17,28 - che sappiamo che: "in lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come anche alcuni dei vostri poeti hanno detto: Poiché di lui stirpe divina noi siamo"
Giovanni non è solo il precursore del Signore, la sua esistenza, come quella della sua famiglia, al pari di quella di Maria e Giuseppe, sono l'esserci di Dio Padre e parte rivelativa della salvezza. Quando nella nostra fede, siamo "bloccato" dalle nostre "formalità" non gustiamo la salvezza come esperienza della nostra esistenza, ma soprattutto diventiamo incapaci di testimoniare come hanno fatto "i loro vicini, che furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: Che sarà mai questo bambino?"

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