giovedì 27 giugno 2019

Genesi 16,1-12.15-16 e Matteo 7,21-29
Un solo fondamento, una sola roccia ...

Più che una sicurezza psicologica le parole di Gesù sono una garanzia della fedeltà di Dio all'uomo. Ogni uomo, credente e non credente fa esperienza della propria fragilità e inadeguatezza - lo ridico perchè questa condizione non è un accidente, ma è parte della nostra natura -; anche chi per natura è più forte e si sente sicuro, porta in sé stesso il segno della fragilità e dell'incompiutezza; per cui per ogni uomo è verità che "Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa".
Ma Gesù non si limita a registrare l'esperienza di una natura ferita, egli ci riporta nella dialettica con il "regno dei cieli". Porsi cioè nella volontà di Dio, in quel progetto di salvezza che tutto e tutti coinvolge per recuperare la relazione figliare con il Padre, cioè renderci coscienti della nostra felicità che è la vita eterna. La nostra umanità fragile e ferita, è porta della eternità ovvero della beatitudine. Ma dalle parole del Signore questo è vero non solo come prospettiva di un giudizio finale, ma come condizione della vita presente che si rigenera e rinnova attraverso l'obbedienza e accoglienza della "Parola". La Parola di Gesù ci colloca e stabilisce nella definitività della Parola (rivelarsi) di Dio. Questa forza è come la roccia, non viene meno, non si deforma e neppure è soggetta alla fragilità umana. È interessante notare come nel racconto di Genesi di oggi, la forza della Parola, come "promessa" di Dio accompagna stabilmente e si manifesta proprio nel susseguirsi degli avvenimenti della vita di Abramo e della sua famiglia. Abramo è emblema di quella fragilità esistenziale che è la mancanza di un figlio, una vita sterile, a cui è negata la fecondità. Ma tutto ciò che avviene per Abramo, comprese le sue contraddizioni - sembra quasi di essere di fronte a un dramma teatrale - avvengono sulla scena della fedeltà di Dio, "la roccia della promessa e delle sue Parole", della sua volontà.

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