venerdì 14 giugno 2019

2 Corinzi 4,7-15 e Matteo 5,27-32
Legami di sangue ...

Da una parte il Vangelo d'oggi offre una immagine di salvaguardia: è meglio che muoia di noi una parte piuttosto che tutto venga gettato nella Geènna ... Come dire: nel percorso di maturazione umana e di fede ciò che ci impedisce di crescere, è necessario sacrificarlo piuttosto che tutto venga compromesso. È qui è facile comprendere come certe nostre autogiustificazioni e certi nostri attaccamenti alla condizione di "non figli di Dio" rappresentano quello scandalo che è già causa mortifera della vita di fede. Faccio un esempio: tacitare il Vangelo, in ordine al valore della vita umana in tutta la sua espressione come: aborto, eutanasia, rifiuto di accoglienza del rifugiato, indifferenza al sofferente ... è scandalo! Sono queste condizioni accettate, ricercate ed estremamente diffuse nella società della performazione, dell'uomo forte, del prima noi e poi gli altri; esse rappresentano un evidente scandalo rispetto alla conformazione a Cristo della "carne" del discepolo. Non si può conciliare un discepolo di Cristo con l'idea che possa odiare, che ami selettivamente e che la cui carità si fermi a "quelli della propria casa"
La lettera ai corinzi di oggi, offre una immagine suggestiva, quella della nostra fragilità umana - i vasi di argilla - capaci però di custodire la potenza di Dio. Ecco allora che la mia crescita umana non è semplicemente togliere ciò che è di scandalo, di impedimento all'espressione della vita nuova in Cristo, ma lasciare che la pazienza in Cristo, nelle prove del quotidiano, si manifesti come vita di Cristo nella nostra carne mortale. La nostra maturazione umana non è quindi conseguenza di volontarismo o di rigore morale (se fosse così si sgretolerebbe di fronte alle molte convenienze); ma è trasformazione attraverso la grazia, ovvero la potenza di Dio in noi. Ciò avviene quando l'amore per sé stessi, provocato dall'amore di Cristo, si trasformerà in amore in Cristo e ai fratelli. La pazienza è veramente la virtù di chi non semplicemente aspetta, ma di chi si lascia portare sulle spalle di Cristo crocifisso ... Gesù in questa pazienza, in questo portarci, ci provoca ...

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