venerdì 20 maggio 2022

Amicizia "particolare"

Atti 15 22-31 e Giovanni 15,12-17

Quanto siamo superficiali quando parliamo diamicizia? Forse sarebbe meglio dire conoscenze? Ebbebe, cos'è veramente e umanamente l'amicizia? E quanto le esperienze e delusioni di amicizia incidono l'esistenza?
Tutte donmande che in realtà mettono in evidenza che non siamo di fronte a una semplice dimensione relazionale, ma a quella esistenziale; interpreta la nostra solitudine originaria. Ma proprio per questa originariarietà, l'amicizia ha provocato anche la vita del Figlio di Dio fatto uomo, di Gesù!  Per lui parlare di amicizia non è stato una teatralità, un adeguamento alla nostra natura. Anzi nell'esperienza d'amicizia Gesù ritrova tutto ciò che sperimenta come relazione col Padre. Ecco allora che amicizia e amore non sono disgiungibili. Forse abbiamo fatta troppa psicologia e applicato troppe imbarazzate limitazioni moraliste, ma alla fine resta che amicizia e amore si intrecciano in modo, naturale, umano e divino, espressione di una sintesi umana e divina inevitabile e sorprendente.
Il vangelo ci racconta come Gesù nel vivere e proporre l'esperienza di amare impatta nell'amicizia e ci apre una strada nella quale accogliere Dio e dare un volto al nostro rapporto con i fratelli. Gesù ci dice che non siamo più servi ma amici, cioè Dio non è più un padrone, ma un Padre che ama. Un amore che si esprime in amicizia e una amicizia che esprime amore! Quale straordinaria bellezza si sprigiona: la vicinanza che è misericordia; la tenerezza che è amorevolezza; la giustizia che è perdono; l'accoglienza che è dono di sé stessi. Gesù ci parla di un amore/amicizia che è scelta, predilezione: "Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi” e ci ricorda che, questo è un dono misterioso del suo amarci gratuito; quanto questo deve incidere umanamente i nostri rapporti!

 

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