martedì 24 maggio 2022

Vieni Santo Spirito

Atti 16,22-34 e Giovanni 16,5-11

Parole difficili da comprendere fino in fondo, parole che, oggi come allora non soddisfano la nostra ragionevolezza. Il primo contenuto che l'evangelista affronta è la necessità della dipartita del Signore. Di fronte alla difficoltà della vita comunitaria; di fronte alle insidie del mondo, si aggiunge anche il venir meno del Maestro, ma questa assenza non è una privazione ma una necessità, affinché ogni discepolo possa essere protagonista attivo e testimone dello Spirito del risorto che è in lui. Proprio noi siamo invitati ad andare avanti, nel nostro tempo, senza di lui, senza il Signore, e a riconoscere lo Spirito consolatore che agisce nella storia e nella quotidianità della nostra esistenza; lo Spirito che conduce al compimento della salvezza. Il secondo contenuto è sul discerninento della realtà e quindi sul senso del peccato.
Lo Spirito, che rende Gesù contemporaneo, ci aiuta a capire che il vero peccato consiste nel non riconoscerlo come colui che mandato dal Padre, ce lo rivela in sé stesso; il peccato consiste nel precludere l'uomo dalla salvezza donata e nel farsi operatori di iniquità, servendo il maligno. Lo Spirito soffi abbondantemente su di noi!

 

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