martedì 3 maggio 2022

Ultimo fra tutti apparve a me ...

1 Cor 15,1-8 e Giovanni 14,6-14 / Santi Filippo e Giacomo apostoli

Il vangelo di Giovanni, riporta il dialogo strettissimo tra Gesù, Tommaso e Filippo; un dialogo nel quale Gesù cerca di portare i due discepoli all'estremo della loro consapevolezza circa il rapporto di amicizia e convivenza che i due hanno realizzato con Lui. Gesù sembra dire con sorpresa: "Come fate a non conoscermi, dopo tutto ciò che abbiamo vissuto insieme?"
Se anche noi potessimo fare nostro il dialogo del vangelo di oggi, sarebbe fonte di immensa consolazione: Dio nessuno lo ha visto, ma il Figlio ne ha rivelato il volto e noi lo conosciamo. Ma effettivamente lo conosciamo? Conosciamo il volto di chi ci ama per primo e da prima; è l'amore, è l'amare il volto di Dio. Gesù rivela il Padre come amore, e nei gesti del suo amare.
Anche san Paolo, nella prima lettura ci dice come Gesù dopo tutti gli altri (Cefa, i Dodici, Giacomo e 500 fratelli ..) apparve anche a lui ... Non credo si tratti di una visione virtuale o fotografica, nemmeno una allocazione interiore. Paolo ci testimonia di aver visto Gesù come compimento di ciò che nella fede ha accolto del Signore.
Vedere il volto di Gesù oggi, vedere il volto del Padre, è realmente il compimento della nostra fede, nella esperienza concreta di una vita che ama. Una esistenza capace di amare illuminata dalla fede in Gesù, rivela intimamente il volto umano di Gesù e quello del Padre. 


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