venerdì 13 maggio 2022

Il nostro posto ...

Atti 13,26-33 e Giovanni 14,1-6

Non è certo il nostro "posto fisso" quello di cui parlava Gesù. Nella ricezione dell'immagine, credo che nel tempo, si sia consolidata una nostra collocazione puramente legata alla realtà post-morte. Come al solito è intervenuta una rilettura storica e culturale, per cui il senso originario delle parole di Gesú a Tommaso va riscoperto e rigenerato. Noi tutti abbiamo bisogno di una casa, di un luogo sicuro, in cui risuoni il nostro nome, la nostra identità, dove sentirci chiamati per nome; se Dio, il Padre è quella casa, ecco che recuperiamo tutta la nostra storia di figli.
Il "posto" è quindi prima di tutto il nostro esserci in quella relazione unica e speciale che Gesù ha con il Padre; il nostro posto, quello che il Signore ci prepara, è essere con Lui in quella relazione nella quale ci riscopriamo figli amati. È in questa prospettiva e interpretazione che le parole di Gesù assumono un contenuto e un valore unico, straordinario e vocazionale insieme: "io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me". Queste non sono indicazioni per un "loculo" eterno, ma per un cammino, per una sequela esistenziale quotidiana. Ecco il posto, ogni giorno, dietro a Lui e con Lui.

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