sabato 8 agosto 2015

Deuteronomio 6,4-13 e Matteo 17,14-20
La fede vince il maligno


Che cosa è il male? Sono le azioni che in coscienza non corrispondono al vero e al bene? Forse anche questo, ma il male e la sua origine, il maligno, sono in realtà un surrogato alle nostre domande, ai desideri profondi che abbiamo. Il male e il maligno trovano casa nella nostra dimenticanza di Dio. Il credo di Israele lo "Shemà" pone la conduzione di felicità che si compie grazie alla fede, nell'ascolto, nell'amore, quindi nel non dimenticare il Signore. Questa fede pensata e vissuta è necessaria per vincere il male è il maligno, perché è capace di esprimere una preghiera che è liberante. La preghiera della fede, colma lo spazio della vita dell'uomo credente ed esclude il male. Questa fede è piccola come un granello di senape ... Lo stesso granello immagine del "regno dei cieli"... Credere, avere fede, è quella esperienza esistenziale per cui il "regno dei cieli" trova la sua realizzazione nella vita di ogni discepolo. Dove c'è il "regno dei cieli" non ci può essere il male!

Nessun commento:

Posta un commento