sabato 16 settembre 2017

1 Timoteo 1,15-17 e Luca 6,43-49
Stabili nella profondità ...


Paolo al suo discepolo prediletto, Timoteo, apre il cuore raccontandogli come l'esperienza della misericordia ricevuta è la forza che permette di annunciare il campanello, di testimoniarlo e di viverlo. Paolo ha posto a fondamento delle sue scelte e della vita l'aver toccato la vicinanza amorevole di Gesù, e il suo perdono. Per questo Paolo è un albero buono che produce frutti buoni ... Non li fa' da se stesso ...
Paolo è una casa con le fondamenta profonde e stabili ... Non le ha gettate lui le sue fondamenta ...
Noi sappiamo che credere in Gesù ci permette di dire "Signore, Signore ...", ma cosa diversa è fare ciò che il Signore dice. Occorre fare sintesi, la Parola di Gesù è il Vangelo che Lui stesso a vissuto e condiviso con i discepoli; è questo Vangelo che ci affranca dai nostri limiti e dalle nostre incoerenze convertendoci in piante buone capaci di frutti buoni. È il Vangelo che entra in noi, nel profondo, e vi si stabilisce come roccia Gesù  (amore misericordioso).

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