venerdì 15 settembre 2017

Ebrei 5,7-9 e Giovanni 19,25-27
Maria sotto la Croce


Chi vede innalzato sulla Croce? Vede suo figlio! Non siamo dentro a uno struggente dramma umano, ma stiamo contemplando per prendervi parte al pieno abbandono al Padre che è causa della nostra salvezza.
Per chi è immerso nella modernità un evento come la crocifissione, è al massimo un dramma umano che si consuma nell'ingiustizia. Nessuno oserebbe parlare di evento di salvezza, e questo solo per una incapacità di contemplare il mistero, e soprattutto di accostarsi al vissuto umano come spazio di rivelazione dell'amore di Dio.
Maria sotto la croce, non è lì per essere l'Addolorata, da portare in processione, si trova sotto la croce come ogni madre che per amore di suo figlio lo vuole accompagnare e abbracciare anche nel momento della più atroce sofferenza: il morire.
Ma è questa espressione di amore che traduce il suo essere parte dello stesso affidamento al padre.
In quel momento nel cuore e nella mente di Maria sono riemerse le promesse di Dio e le parole dell'Angelo: "non temere Maria ... Lo Spirito Santo ti coprirà con la sua ombra ... E sarà chiamato Figlio di Dio ..."
In realtà, ciò che racconta Giovanni, è l'offerta sull'altare della croce di un amore senza misura per tutti coloro che da quella croce ottengono salvezza.

Nessun commento:

Posta un commento