domenica 10 settembre 2017

Ezechiele 33,1.7-9 / Salmo 94 / Romani 13,8-10 / Matteo 18,15-20
Le regole non fanno la comunità ...

Le regole nella vita comunitaria servono al discepolo per non demordere dall'idea che in quella esperienza si nasconde un tesoro inesauribile: "vita comune massima gioia e massima penitenza" diceva Bonhoeffer. (Da: La vita comune, Queriniana, Brescia 1973, p. 46-47)
Infinite volte tutta una comunità cristiana si è spezzata, perché viveva di un ideale ...
... quant'è vero che Dio vuole condurci a riconoscere la realtà di una vera comunione cristiana ...
... Soledo la comunità che è profondamente delusa per tutte le manifestazioni spiacevoli connesse con la vita comunitaria, incomincia ad essere ciò che deve essere di fronte a Dio, ad afferrare nella fede le promesse che le sono state fatte. Quanto prima arriva, per il singolo e per tutta la comunità, l'ora di questa delusione, tanto meglio per tutti.
Ciò che Pietro ha sperimentato è il limite degli ideali, per cui è vero che uno si interroga sul "quante volte dovrò perdonare ..."
Ma è proprio la Chiesa questa esperienza straordinaria, dove l'ideale, scontrandosi con il nostro limite diventa capace di costruire una realtà che supera se stessa, anche se non sarà mai perfetta.
Credo che ci siano molte idee confuse e molti limiti che da un lato sono la realtà ma dall'altro essendo la penitenza della vita comune sono anche il punto da cui partire per percorrere sulla Parola di Gesù un vero itinerario di conversione. Non una volta, non per poter dire di aver ragione ... Ma un itinerario di conversione, redenzione comunitaria che è generare il bene necessario prendendo coscienza del limite e del peccato di ciascuno.

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