giovedì 28 settembre 2017

Aggeo 1,1-8 e Luca 9,7-9
Faticare senza Dio ...

"Avete seminato molto, ma avete raccolto poco; avete mangiato, ma non da togliervi la fame; avete bevuto, ma non fino a inebriarvi; vi siete vestiti, ma non vi siete riscaldati; l’operaio ha avuto il salario, ma per metterlo in un sacchetto forato".
Imperfezione e incompiutezza della vita. Questo è il senso delle parole del profeta Aggeo. Nonostante l'entusiasmo del ritorno a Gerusalemme, nonostante la gioia di ricostruire la propria città, ciò che viene meno è la vicinanza, l'accompagnamento al Dio dei padri ... Tutto, senza di Lui non raggiunge il fine, l'obiettivo, la pienezza. Dio non è semplicemente il coronamento di tutto, ma è "l'opera di Dio" che si esprime "nell'opera delle nostre mani". Questo è vero per l'agire pratico, ma è altrettanto vero per quello morale e per l'agire dei sentimenti ... anche dell'amare.
Non c'è inquietudine umana, lì dove il desiderio di Dio si accompagna con una sana accoglienza. Questa è frutto dell'ascolto della Parola e della missione, della testimonianza.

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