venerdì 29 settembre 2017

Daniele 7,9-14 (oppure Apocalisse 12,7-12) e Giovanni 1,47-51
Festa dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele
Cielo aperto ... salire ... scendere ...

Natanaele, l'apostolo Bartolomeo, secondo la tradizione, viene coinvolto da Filippo nella conoscenza di Gesù. FIlippo provoca Natanaele con questa frase: "Vieni e vedi!"
Il rapporto tra Gesù e Natanaele si sviluppa sulla possibilità di seguire ciò che si "vede". Il vedere in Giovanni rimanda inevitabilmente ad altro: è prima di tutto il vedere oltre i veli dell'apparenza, oltre la realtà delle cose. Ma è anche un vedere del Signore che ci precede, un essere nello sguardo di Dio dall'eternità: "prima che Filippo ti chiamasse io ti ho visto ..."
Ma sono le parole di Gesù che gettano nella mente degli apostoli un turbine di stupore: "Amen, amen dico a voi, vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salenti e discendenti su il figlio dell'uomo". Il cielo aperto è come il vedere di Dio sull'uomo, nulla è nascosto, nulla è segreto; il figlio dell'uomo è il dono di Dio per la salvezza del mondo: "Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo figlio"; ma in quel Figlio dell'uomo è la nostra carne che diviene parte del mistero di Dio, ed è di questa carne umana che gli angeli si prendono cura. "Nell'eucaristia di questa mattina ho visto gli angeli di Dio salire e scendere su il figlio dell'uomo!"

Nessun commento:

Posta un commento