domenica 24 dicembre 2017

2 Samuele 7,1-16 / Salmo 88 / Romani 16,25-27 / Luca 1,26-38
L'angelo fu mandato in Galilea ... Oggi è mandato a me!

Quarta domenica di avvento. La parola che caratterizza questa quarta domenica e questa settimana - ultima di avvento che però non c'è, perché già stanotte sarà Natale -è "accogli". Questa situazione particolare pone una urgenza inaudita: non c'è tempo per indugi e tentennamenti: "ora, accogli".
Questo accogli pone immediatamente una domanda: "cosa accogliere?" 
La risposta più banale sarebbe il Signore che nasce! Ma questa sarebbe solo una risposta banale ... Oggi si accoglie ciò che abbiamo vissuto in questo tempo di avvento, e in particolare di avvento in famiglia: "Sveglia, cammina, cerca ... ora accogli".
(...) In realtà corro il rischio, di non accogliere proprio nessuno ... E di lamentarmi solo della celebrazione del Natale perché è lunga e tradizionale, e perché sono dovuto andare a messa sia la domenica che il lunedì, e sarà un accogli ma senza coinvolgimento o sentimento ... Ma il Natale non è sentimento o coinvolgimento emotivo.
Il Natale è "accogliere" come fa', vive e insegna Maria.
Il brano del Vangelo di Luca, L'annunciazione si potrebbe trasformare in "l'accogli di Maria". Come dice l'inno del vespro del tempo di avvento"Accogli nel tuo grembo o Vergine Maria il Verbo di Dio Padre"
Per essere cristiani oggi, non abbiamo altra possibilità; di fronte alla scristianizzazione della nostra cultura occidentale; di fronte al progressivo paganesimo di ritorno dei battezzati; di fronte all'indifferenza rispetto il mistero; Dio manda l'angelo Gabriele a riproporre a ciascuno la stessa promessa fatta a Maria "il Signore è con te ..." 
Accogliere significa: "il Signore è con te!"
Se per Maria, accogliere e vivere "il Signore è con te!" ha significato lasciare che tutto di lei fosse di Dio, al punto da offrire la sua stessa carne per fare carne al mistero del Verbo incarnato; se ha significato lasciarsi fare, plasmare dalla Parola e dalle promesse fatte ai padri, che cosa significa per noi oggi accogliere "il Signore con te"?
Per me significa accettare che la vita sia essere accanto a lui sulla croce; accogliere le prove del presente, la fragilità le lotte e le ingiustizie subite e sentirle come le spine della sua corona, quelle spine che lui ha portato per tutti ma anche ore me.
Accogliere Lui è accogliere nel mio grembo, nella mia carne Gesù, grazie alla mia famiglia, grazie alla comunità, grazie alla Chiesa che mi porta costantemente Gesù.

Nessun commento:

Posta un commento