lunedì 18 dicembre 2017

Geremia 23,5-8 e Matteo 1,18-24
O Signore, guida della casa d'Israele, che hai dato la Legge a Mosè sul monte Sinai: vieni a liberarci con braccio potente. (Antifona maggiore)

Lunedì, terza settimana di avvento. Il sonno di Giuseppe è uno spazio di libertà. Nel sonno, e attraverso il sogno, Giuseppe si ritrova nella proposta di Dio, quella stessa proposta/rivelazione fatta ad Abramo, Isacco e Giacobbe. Infatti è dal sonno che Giuseppe recupera la forza, la possibilità e la volontà di compiere la volontà di Dio fino in fondo. Nel sonno Giuseppe è introdotto nell'ascolto delle parole del Profeta, ma nel sonno è la sua stessa vita che ricompone ciò che è accaduto: la vicenda di Maria; l'obbedienza alle leggi e precetti; il desiderio messianico, tutto questo, attraverso il sonno, viene assunto liberamente da Giuseppe come condizione della sua vita. E Giuseppe, "quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa". Quando la realtà ci spaventa, quando la vita ci sembra più pesante delle nostre possibilità, allora è il momento di vivere l'esperienza del sonno come affidamento alla "grazia di Dio"; e del Sogno come "ascolto di una parola irrevocabile". Solo in questo modo mi sentirò libero ma compreso nella grazia che salva.

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