mercoledì 6 dicembre 2017

Isaia 25,61-10 e Matteo 15,29-37
"Quanti pani avete?"

Mercoledì, prima settimana di avvento. Il monte di cui parla Isaia è il monte del Signore, il monte del sacrificio di Isacco, il monte del Tempio, il monte alla cui base è costruita la città di Gerusalemme (sig. recinto di pace). Una immagine che supera ogni ideologia e ogni tempo; una immagine trascendente della realtà del cielo, lì dove, in Paradiso, Dio si metterà a servire ogni figlio, ogni uomo, che Lui ama. Gerusalemme non è una capitale dei regni degli uomini, non potrà mai esserlo; essa è e sarà sempre, la città di Dio.
Mentre il Vangelo di oggi, ci dona il carattere di questa giornata: oggi è la nostra relazione con il pane di Gesù ad essere presa in considerazione. Quel pane su cui si rende grazie, quel pane che viene spezzato, quel pane che viene donato e distribuito. Oggi mi procurerò quel pane, per accogliere in me il gusto del cielo, il sapore di Gerusalemme, e la persona stessa del Signore che viene.
Gerusalemme, il pane ... Tutto ci dice come il nostro limite, la nostra insufficienza attende di essere riempita da Dio.

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